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Data: 24/11/2022 - Ora: 10:27
Categoria:
Cultura
E' capace di perdonare chi è forte, ha idee chiare e si fida della promessa del Signore
Poiché Gesù viene al mondo per comunicarci e infonderci nel cuore la misericordia del Padre
comune (Suo e nostro) urge che noi, cristiani, ci apriamo al perdono vicendevole, senza escluderne
noi stessi. Già nella preghiera del "Padre nostro", che il Nazareno ha insegnato i Suoi, i quali ce
l'hanno tramandata nel Vangelo (Parola irrevocabile del Signore), il "perdono" ai "debitori" (di
amore fraterno) è la condizione necessaria perché otteniamo la remissione divina delle nostre colpe.
La guerra che "incalza" purtroppo trova gravi riscontri nella vita degli uomini, oggi, a qualsiasi
situazione culturale, condizione sociale e fascia di età appartengano. Ciò aggrava ulteriormente la
relazione dell'umanità con il comune Genitore, Dio di Pace. In realtà la causa di questo tangibile
malessere che si evidenzia nell’astio, nella divisione, nella violenza, ha una ragione di fondo
concreta: ci siamo allontanati da Gesù (nostra Pace), per votarci a idoli nefasti: denaro, potere,
supremazia razziale e territoriale. Siamo regrediti di un secolo almeno, dopo aver patito la più nera
miseria e instabilità (i più anziani ne sanno qualcosa) come effetto della guerra mondiale, delle
persecuzioni razziali e nell'uso delle armi micidiali. Spaventano, nel privato: la discordia
generazionale, la violenza giovanile, il rancore covato dagli anziani, l'ingiustizia sociale, l'egoismo
di pochi, la povertà di molti...
E’ tempo di cercare, nel profondo di noi stessi, altri orizzonti, e questi
soltanto il Vangelo può offrirceli, nella vita di Gesù, che ci rivela, non una condizione umana
irreale, idealizzata, ma la vita piena, quella cui aspiriamo, che urla in noi, come bisogno, primario,
quando ci sentiamo nella bufera dell'insoddisfazione personale e nella rabbia distruttiva. E' capace
di perdonare chi è forte, ha idee chiare e si fida della promessa del Signore, che non viene mai
meno. Chi, invece, crede in se stesso e nelle fazioni cui appartiene, è un sognatore, un fallito che
seminerà la morte della dignità e della giustizia umana. Le ideologie violente non offrono mai
quanto promettono, ma con la ricerca della loro supremazia, generano un ulteriore malessere nel
cuore della gente. Lavoriamo nell'intimo delle nostre persone, preghiamo di cuore, alleiamoci con
uomini di pace e l'Avvento ci porterà al vero Natale Cristiano, l'unica vera fonte della nostra gioia.
Autore: Mariagrazia Camassa
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