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Gestione accesso pubblico al mare, i Comuni pugliesi da soli non ce la fanno

Data: 18/05/2020 - Ora: 09:36
Categoria: Politica

spiagge libere

La Regione intervenga con un'Agenzia e il Corpo di vigilanza regionale

L'estate è ormai alle porte o forse è già arrivata, e ancora non sappiamo come saranno gestiti i tratti di costa libera nella nostra regione.

Fin qui Governo e Regioni si sono limitati a scaricare la patata bollente addosso ai Comuni. Il che significa non solo voler ignorare il problema, ma mettersi nelle condizioni di crearne di nuovi.

"I nostri Comuni costieri, infatti, non hanno né la forza economica per adeguare spiagge e scogli liberi alle prescrizioni sanitarie, - dice il consigliere regionale Sergio Blasi - né quella organizzativa per garantire i relativi controlli. I sindaci pugliesi ne sono consapevoli e comprensibilmente preoccupati e adesso iniziano a dirlo con forza. Ignorare quest'allarme significa consegnarsi al caos, con tutto ciò che ne conseguirebbe.

Già a un mese fa ho proposto pubblicamente al presidente Emiliano di affrontare il problema a livello regionale. Come? Affidando la gestione delle spiagge e degli scogli liberi a un'agenzia regionale già esistente (la più consona tra quelle a disposizione a recepire l'incarico) e assorbendo, attraverso essa, parte dei lavoratori stagionali che quest'estate rimarranno per strada, come bagnini, custodi e camerieri non specializzati. Non solo.

Affiancando alla Polizia Municipale gli agenti del Corpo di vigilanza regionale (ex polizia provinciale e nucleo di tutela e rappresentanza, in tutto circa 130 unità) e i volontari della Protezione civile, i Comuni sarebbero nelle condizioni di organizzare una rete di controlli adeguata a garantire il rispetto delle regole e la sicurezza di tutti.

Oggi più che mai ritengo questa proposta l'unica in grado di garantire l'accesso pubblico al mare mantenendo altrettanto pubbliche la gestione e le responsabilità (che per quanto riguarda la costa libera non possono e non devono essere scaricate sui privati).

E la ritengo ancor più valida perché risponde contemporaneamente a tre esigenze: aiutare i Comuni, supportare l'occupazione stagionale, offrire un buon servizio ai cittadini pugliesi. Invito dunque - per la seconda volta - il presidente Emiliano a prenderla in considerazione. Siamo al 17 maggio, in ritardo ma ancora in tempo per scongiurare il rischio che l'estate dei pugliesi finisca ancora prima di iniziare".

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