Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Sharing economy: quasi il 70% degli italiani pronta ad affittarla

Data: 19/06/2018 - Ora: 09:46
Categoria: Economia

sharing economy

Oltre la metà lo farebbe per trarne guadagno. L’unica stanza off limits resta la camera da letto

Un tempo la casa era il luogo dell’intimità per eccellenza, quello da condividere solo con le persone amate e da custodire gelosamente dagli sguardi altrui. Oggi questo mito è definitivamente crollato e le porte delle abitazioni private si aprono a secret concerts, mostre di artisti emergenti, presentazioni di libri e chef, pranzi e cene con sconosciuti. Secondo un’indagine di Immobiliare.it (https://www.immobiliare.it), il 68,5% degli italiani infatti si dice pronto ad aprire le porte della sua abitazione per un evento. Il motivo? Per il 61,5% risiede nella possibilità di trasformare il proprio luogo del cuore in una fonte secondaria di guadagno.

La sharing economy offre diverse occasioni per la condivisione del proprio nido, ma quella più popolare (indicata dal 18,9% degli oltre 5.000 rispondenti all’indagine) è il couch surfing, ossia l’offerta del proprio divano - o di una stanza - a turisti di passaggio. Con il 18,3% delle risposte, ci sono gli show di cucina, che gli italiani ospiterebbero volentieri in casa aprendo le porte ad altri "spettatori".
Molto gettonato il trend dei secret concerts, esibizioni musicali riservatissime da ascoltare comodamente seduti a terra o sul divano di una casa: a livello nazionale li ospiterebbe il 17,8% dei rispondenti, mentre al Sud questa percentuale si allarga a una persona su cinque. Con circa il 15% delle preferenze si trovano infine pranzi e cene da organizzare in casa e presentazioni di libri.


Se il guadagno è il motivo principale del voler trasformare le proprie stanze in luoghi di aggregazione, oltre una persona su cinque (21,8%) lo farebbe per condividere le sue passioni, come musica, cucina o arte, nel luogo che ama di più. Il 16,8% aprirebbe le porte di casa per fare conoscenze, motivazione più diffusa tra chi vive al Nord, dove il desiderio di espandere la propria rete di amicizie è stato scelto dal 20% dei rispondenti.
L’abitazione quindi da spazio privato per antonomasia diventa spazio pubblico, ma questo è vero per tutte le stanze? Qui i rispondenti si sono divisi, sebbene prevalga l’idea di voler mantenere almeno una parte della casa off limits (57,9%). Quasi il 74% di chi vorrebbe mantenere chiusa una stanza ha indicato la camera da letto, seguita dal 18,8% delle risposte relative alla cameretta dei figli. Porte aperte invece per bagni e cucine, dove la percentuale di chi non li condividerebbe mai con degli sconosciuti non ha nemmeno superato il 5%.
L’indagine ha chiesto a chi ha già messo a disposizione casa sua per eventi pubblici se questo ha rappresentato motivo di litigi e disguidi con i vicini. Per oltre il 90% non sono occorse lamentele o intoppi.

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Master ON LINE sui Disturbi del comportamento alimentare e Obesità

Master ON LINE sui Disturbi del comportamento alimentare e Obesità

Master ON LINE in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica Applicata

Master ON LINE in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica Applicata

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2024
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati