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Giardino Radicale, progetto all'interno del carcere

Data: 22/05/2015 - Ora: 16:06
Categoria: Cultura

giardino

Laboratorio partecipato di design in carcere

Si concluderà sabato 23 maggio alle ore 13 con l'inaugurazione della "Cucina", GIARDINO RADICALE, il progetto di design partecipato all'interno della casa circondariale di Borgo San Nicola (Lecce). L'appuntamento è per domani con un aperitivo insieme ai dirigenti della struttura detentiva, gli operatori culturali e i partecipanti al
progetto.
Grazie a "Gap, il territorio come galleria d'arte partecipata", programma finanziato da FONDAZIONE CON IL SUD, nella casa circondariale leccese si è avviata da oltre un anno la trasformazione dello spazio vitale di un'intera sezione del settore maschile R2, attraverso il coinvolgimento della popolazione detenuta, chiamata ad una rivoluzionaria appropriazione dello spazio detentivo.

Nella prima fase del laboratorio di design, che si è tenuta nella primavera dello scorso anno, i circa 40 detenuti che hanno preso parte
al progetto, ideato da Francesca Marconi, coordinatrice artistica di Gap, in collaborazione con la regista teatrale Paola Leone, che da anni lavora all'interno della struttura detentiva leccese, hanno lavorato al fianco dei designer Maurizio Buttazzo e Roberto Dell'Orco, ripensando gli spazi comuni, progettandoli e lavorando attivamente al loro restyling. Attraverso interventimurali, rivisitazione della pavimentazione e creazione di complementi di arredo: tavoli, sedute,
librerie, sono nate così una "Sala comune", una "Barberia", la "Sala telefono" e la "Sala ginnastica". Nella sua seconda fase il progetto ha invece riguardato il rapporto con il cibo e quindi con la cucina, sia in senso materiale che astratto.

LA CUCINA

La cucina è il luogo della socialità, dove si sta insieme e ci si racconta anche attraverso quei gesti quotidiani normalmente negati dalla reclusione. Attraverso la realizzazione di una cucina i detenuti della sezione R2 prima avranno la possibilità di preparare i pasti da consumare insieme nei giorni di festa. Una possibilità di socializzare e condividere ma anche di non riscoprire la gioia di profumi e ricordi. Non a caso, alla realizzazione della cucina è stata affiancata anche la creazione di un ricettario video. Una raccolta di ricette che diventano il pretesto per ricordare e raccontare se stessi.

"Il carcere come luogo di possibilità mancate, di mondi inesplorati, mondi immaginari che prendono vita e diventano abitabili
nella vita concreta, questo è stato per me il lavoro sulle ricette.
Un lavoro fatto insieme a circa 12 detenuti, ci siamo divertiti, abbiamo fatto il possibile per fare nel poco tempo a disposizione del nostro meglio, per cercare qualcosa di noi, dentro una cucina appena costruita ma le nostre tutte evocate, non ci importava far venire fuori la ricetta, ma ci importava venisse fuori qualcosa che ci appartenesse"_, spiega Paola Leone, che ha curato la raccolta di racconti legati a un ricettario personale insieme al fotografo YACINE BENSEDDIK.

"Qualcosa che ci appartenesse prima della situazione in cui i protagonisti di questi video sono adesso. Qualcosa prima della detenzione, che durante questo periodo si è sfocata o assolutamente mantenuta intatta, qualcosa che appartenesse all’uomo in quanto tale, spogliato dal fare e abitato dall’essere. Ci siamo addentrati nei piccoli ricordi, nelle passioni che animavano le loro vite, è bastato questo perché si aprissero davanti ai nostri occhi degli scenari, ecco comparire un paio di pattini, l’amore per il canto, la fede, la cura, la passione calcistica ecc..".

COS'È GAP

Il progetto GAP è un esteso laboratorio territoriale di
sperimentazione e contaminazione dei linguaggi contemporanei
dell’arte nel dialogo con il tessuto sociale e geografico di confine
e si realizza attraverso il coinvolgimento della comunità come
risorsa necessaria per la progettazione e creazione di servizi e
sistemi fruibili da parte di persone con esigenze, abilità, culture e
bisogni diversificati. I laboratori si concretizzano attraverso
diverse azioni di riqualificazione del territorio e di risposta alla
scarsa valorizzazione dei luoghi di aggregazione informale, in
particolare degli spazi all’aperto, affidate alle associazioni
SUDEST, RAMDOM, PEPE NERO, di cui è capofila l'associazione LUA
(Laboratorio Urbano Aperto). Gap è realizzato con il sostegno della
FONDAZIONE CON IL SUD Progetti Speciali e Innovativi 2010 e con il
contributo della REGIONE PUGLIA.https://www.facebook.com/progettogap

http://gapgapgap.tumblr.com
https://www.facebook.com/progettogap

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