Il calo c'è...quello dei pesticidi. Ed è una buona notizia. Secondo la fonte "La Voce dell'Ulivo" si venderebbero meno pesticidi a seguito delle campagne di informazione #buonepraticheday. Riferiscono alcuni grossisti: "Abbiamo i depositi pieni di Glifosate invenduto" - ed ancora - "passano settimane per vendere un litro di Glifosate e rispetto al primo quadrimestre 2014 riscontriamo un calo fino al 40% delle vendite degli erbicidi".

Mentre tra i tanti piccoli e medi agricoltori intervistati, sul perché non hanno utilizzato il diserbante, riferiscono: "le vostre assemblee e azioni concrete sul territorio ci hanno fatto comprendere l'importanza delle arature e degli sfalci per distruggere l'insetto vettore" –altri agricoltori ancora- "Siamo stati convinti fin dall'inizio che toccava solo a noi lavorare e sudare contro questo batterio. Tutti parlano di terra ma in campagna, sotto il sole, non ci viene mai nessuno e voi che siete agricoltori come noi capite ciò che diciamo". Dalla Voce dell'Ulivo: "queste parole non hanno bisogno di essere commentate".

Ancora: "questo è il risultato di azioni concrete, le uniche oggi sul territorio, che unite alla giusta comunicazione stanno trasformando un piano apparentemente non eco sostenibile in opportunità di salvaguardia del Salento". Sempre dall'associazione: "alla riduzione sostanziale dell'utilizzo dei diserbanti, stanno crescendo giorno dopo giorno, ed in modo esponenziale, gli ettari di uliveto arati e sfalciati, risultato quest'ultimo determinante per il contenimento dell'insetto vettore che si tradurrà, tra pochi giorni, in contenimento della propagazione del batterio lungo i nostri territori."

Possiamo dirlo: il Salento sta cambiando volto, colore e profumo. Il cambiamento del volto e del colore è dato dalle arature e dagli sfalci dell'erba spontanea che da molti anni non si vedevano nei nostri terreni. Il profumo, invece, non è più quello acre del Glifosate, ma quello della terra rossa, in modo particolare quello dell'erba appena sfalciata, profumo quest'ultimo che rappresenta un sentore positivo che sentiamo spesso nei nostri oli di qualità, ma che da moltissimi anni non sentivamo più nei campi."

Alla luce di ciò la Voce dell'Ulivo ribadisce che i veri protagonisti sono gli agricoltori. "Il nostro compito in questi mesi è stato quello di rianimare la politica che sembrava assente e che comunque non smetteremo di pungolare e monitorare. Sempre dall'associazione: "ci dispiace continuare a constatare che soggetti diversi sono ancora convinti che attraverso i proclami si possano pulire i campi dalle erbacce e risolvere il problema Xylella. Per non parlare degli pseudo ambientalisti che hanno distribuito, in pochi mesi, anche loro con i proclami, tonnellate di insetticidi sul Salento senza mai piegarsi a terra per tirare un filo d'erba". "Alla faccia dell'amore per il proprio territorio" - aggiungono ancora dall'associazione.

Infine l'associazione Voce dell'Ulivo: "ci impegneremo a far crescere sempre più, l'unico fronte utile in questo momento al territorio, che è quello formato dai nostri agricoltori, dai ricercatori con il "vizio" del lavoro, da associazioni ambientaliste come Legambiente, dalle aziende aderenti al Consorzio Tutela oli DOP Terra D'Otranto, da Aprol e dai tantissimi lavoratori non aderenti ad alcuna associazione, che tutti insieme ed in silenzio come formiche operose stanno cambiando il volto del Salento".