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La Lilt contro i dati dell'Asl di Lecce 1

Data: 27/11/2014 - Ora: 12:32
Categoria: Attualità

serravezza

"l’Area Sud (Ospedale "F. Ferrari" di Casarano e Ospedale "Sacro Cuore di Gesù" di Gallipoli) è più del doppio dell’utenza in carico all’Area Nord (Ospedale "V. Fazzi" di Lecce)"

La Lilt di Lecce, per bocca del dr Giuseppe Serravezza, accusa l'informazione di essere "menzognera, scorretta, distorta e fuorviante". Motivo del contendere i dati divulgati dall'Asl 1 di Lecce sui tempi di attesa per una Tac sia a Lecce che a Gallipoli e Casarano. La Direzione ASL di Lecce di far lavorare il pomeriggio le équipes del Servizio TAC dell’ospedale Fazzi di Lecce per evadere le richieste in lista di attesa. Le motivazioni e le spiegazioni di tale decisione - così come vengono riportate nell’articolo comparso su "Salento Salute", e virgolettate in quanto parole del Direttore Sanitario (che vogliamo credere siano state mal riportate) – tirano in ballo argomenti assolutamente imprecisi, inesatti e parziali.

Ci preme sottolineare, anche nella nostra qualità di Direttore del Polo Oncologico Casarano - Gallipoli, che i dati di attività dei Servizi Oncologici relativi all’anno 2013, resi noti dalla stessa ASL, riguardanti il Polo di Lecce e il Polo di Casarano/Gallipoli rendicontano una realtà operativa ben diversa da quella riportata nell’articolo suddetto : "la pressione di pazienti oncologici", ovverosia l’affluenza dell’utenza oncologica ai servizi dell’Area Sud (Ospedale "F. Ferrari" di Casarano e Ospedale "Sacro Cuore di Gesù" di Gallipoli) è più del doppio dell’utenza in carico all’Area Nord (Ospedale "V. Fazzi" di Lecce). Sorprende che tali dati (di propria fonte) vengano riportati dalla Dirigenza ASL in maniera scorretta e del tutto opposta alla realtà dei fatti documentati.

Vogliamo altresì rilevare come il Servizio TAC, nell’Area Sud, da sempre è attivo 12 ore al giorno, proprio per far fronte all’alta richiesta proveniente dall’utenza, oncologica e non. Sorprende, semmai, che una prassi già consolidata e dovuta, per la sussistente domanda, non fosse parimenti estesa all’intera ASL: solo ora si scopre che le équipes TAC possono svolgere turni ante- e post-meridiani ? A Casarano e Gallipoli, grazie alla disponibilità, sensibilità e, a volte, sacrificio dei colleghi radiologi, i Servizi TAC e RMN lavorano, di routine, al mattino e al pomeriggio, senza ricorso a risorse o a sedute straordinarie, come si proferisce a gran voce per il Fazzi. Ci sarebbe invece da stare zitti per non diffondere e far sapere circa l’anomalia e l’incongruità di procedure e di comportamenti osservati da servizi analoghi della stessa ASL. Per completezza di informazione, va aggiunto che l’Area Sud affronta i fermi tecnici TAC (manutenzione ordinaria e straordinaria) riprogrammando le sedute, senza ricorrere a prestazioni aggiuntive, anche perché nemmeno il regime di prestazioni "in intramoenia" non viene lì svolto. E al "Fazzi" ? Risulta che il personale svolge prestazioni in tale regime.

Nemmeno la tipologia dei casi oncologici trattati nelle due aree risulta differente. Anzi, contrariamente a quanto si afferma nell’articolo, i dati ASL disponibili dimostrano la maggiore complessità dei casi trattati nel Polo Oncologico Casarano-Gallipoli, e non in quello del "Fazzi".

Davvero non si comprendono allora lo spirito e le finalità con i quali la notizia è stata data. Non si rende merito a chi coscientemente lavora, da sempre e con continuità, per fornire prestazioni appropriate, efficaci ed efficienti, prendendo in carico i bisogni di cura e di assistenza dei pazienti. Di fronte alla malattia, si dovrebbe essere tutti uguali e tutti poter accedere a servizi di eccellenza. E lo stesso vale per gli operatori, parità di trattamento e di risorse.

Infine, pensiamo che è tempo di dare voce ai malati e non solo ai Dirigenti ed ai Medici, se si vuole avere il quadro reale di quanto avviene nella Sanità salentina".

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