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Gabellone vince al T.A.R. il braccio di ferro con gli avvocati interni della Provincia

Data: 23/10/2014 - Ora: 12:12
Categoria: Politica

Palazzo dei Celestini

Si riduce in maniera significativa (80%) gli onorari spettanti ai legali interni dell’Ente secondo i parametri medi dettati dal Decreto ministeriale n.140/12

Con una recente ed importante sentenza pubblicata il 16 Ottobre, il T.A.R. Puglia - II Sezione di Lecce (Presidente Rosaria Trizzino; Relatore Marco Rinaldi) dà il via libera alla riduzione dei compensi per i legali interni dell’Avvocatura Provinciale, ritenendo legittimo il nuovo Regolamento approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 67 del 19 Marzo 2013 che, tra l’altro, riduce in maniera significativa (80%) gli onorari spettanti ai legali interni dell’Ente secondo i parametri medi dettati dal Decreto ministeriale n.140/12, nel caso in cui l’Ente risulti vittorioso nel giudizio, ma il Giudice abbia deciso di compensare tra le parti le spese del giudizio, senza porle carico della controparte risultata perdente.

Il TAR di Lecce, accogliendo le tesi difensive dell’Avvocato Francesco Baldassarre, che rappresentava l’Amministrazione Provinciale nel giudizio promosso da tutti i legali dipendenti dell’Ente, ha giudicato le nuove norme regolamentari dettate dall’Amministrazione Gabellone sulla misura di compensi e sulla determinazione del valore delle cause, idonee a garantire un trattamento economico adeguato, osservando che gli avvocati dipendenti degli Enti pubblici, in quanto percepiscono comunque una retribuzione mensile fissa con emolumenti accessori, non possono essere equiparati agli avvocati del libero foro, perché solo questi ultimi operano sul mercato in concorrenza tra loro, sopportano i costi ed il rischio economico dell’attività svolta e non godono di alcuna retribuzione base.

La sentenza si rivela pregevole ed approfondita per la ricchezza delle argomentazioni e dei riferimenti normativi e giurisprudenziali – commenta l’Avv. Francesco Baldassarre, legale incaricato dall’Amm.ne provinciale nella controversia che contrapponeva Palazzo dei Celestini ai suoi legali dipendenti dell’Ente – ed afferma principi importanti in una materia nella quale si erano registrate sentenze contrastanti, e soprattutto stabilisce che la materia dei compensi agli avvocati dipendenti dell’Ente può essere disciplinata in maniera autonoma da ciascuna Amm.ne pubblica senza tuttavia ledere la dignità, il prestigio e l’autonomia dell’Avvocatura, che costituiscono regole fondamentali dettate dall’ordinamento forense.

Nel caso sottoposto all’esame dei Giudici del TAR di Lecce – chiosa l’Avv. Baldassarre – questi principi erano stati tutelati poiché il Regolamento provinciale garantisce comunque ai legali dipendenti della Provincia il diritto a percepire oltre ad una retribuzione mensile quali dipendenti, anche le spese di giudizio determinate dal Giudice e poste a carico della controparte che è risultata soccombente nel giudizio contro la Provincia. Soltanto in caso di compensazione delle spese tra le parti del giudizio si applica la riduzione stabilita dal nuovo Regolamento provinciale.

Gli avvocati dipendenti che hanno promosso ricorso contro la Provincia hanno visto riconoscere le loro ragioni soltanto con riferimento all’art. 3 del Regolamento, dichiarato illegittimo dal TAR nella parte in cui non considerava come sentenze favorevoli all’Ente quei provvedimenti che comunque fanno cessare il giudizio (estinzione, accordi transattivi, rinuncia agli atti, etc.), in quanto il Giudice amministrativo ha ritenuto che pure in questi casi la Provincia consegue un vantaggio, e dunque agli avvocati dipendenti spetta un compenso, seppure ridotto.

L’Amministrazione provinciale – ha dichiarato il neo confermato Presidente Gabellone - continua nell’opera di razionalizzazione della spesa e di eliminazione degli sprechi e la sentenza del TAR Lecce conferma che l’azione di spending review riguarda tutti i settori e tutto il personale dell’Ente.

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